Il Distretto Biologico della Sardegna
Il Distretto Biologico Regionale “Sardegna Bio” è una risposta all’esigenza di regolamentare la grande espansione dell’agricoltura biologica, sia nazionale che regionale, in un territorio in cui buona parte delle piccole e medie imprese agricole ha scommesso sulla qualità e sulla tipicità delle produzioni.
L’obiettivo primario del distretto biologico è quello di favorire la coesione e partecipazione degli attori della filiera biologica, sostenendoli affinché possano coniugare la propria attivitàà con le nuove frontiere della sostenibilità (energie rinnovabili, biodiversità, qualità del lavoro e della vita). Il bio-distretto intende, inoltre, favorire rapporti più equi nella filiera, creando nuove relazioni dirette tra produttori e consumatori, grazie a modelli distributivi alternativi quali la filiera corta e i gruppi di acquisto solidale, nonché spronando le pubbliche amministrazioni a incrementare e garantire gli acquisti verdi per mense scolastiche, ospedali e altri servizi pubblici. Il distretto mira anche a promuovere la comunicazione, con forum pubblici in cui agricoltori, altri operatori economici, amministratori pubblici e popolazione si potranno confrontare con pari dignità e potere decisionale, e contribuire alla semplificazione, rendendo meno burocratico, più efficace e inclusivo il sistema di controllo e certificazione del biologico. La costituzione del distretto ci consentirà di dialogare direttamente con i vertici ministeriali e avere accesso a molti più fondi, al fine di sostenere un’agricoltura sostenibile, sviluppare ricerca, innovazione e cultura rurale, attivare filiere corte e
conciliare la tutela della biodiversitàà con lo sviluppo delle aree rurali e a vocazione agricola più avanzata.
L’auspicio è che il bio-distretto possa diventare un impulso per favorire l’export dei prodotti biologici locali a livello nazionale ed internazionale.
In questo quadro, il Distretto si prefigge di diventare un’organizzazione che coadiuvi gli operatori dell’ospitalità, della ricerca, della tecnologia, dell’agricoltura e porti avanti accordi con la pubblica amministrazione per garantire ai cittadini un ambiente salubre in cui vivere, un’alimentazione sana per i soggetti più deboli, un sostegno a chi sceglie la strada della sostenibilitàà e la salvaguardia del territorio per i visitatori e per le generazioni future. Insomma è uno strumento utile ed operativo che va incontro alle esigenze del produttore e del consumatore, sempre più attenti nella produzione e nella scelta delle tematiche green in un settore che mostra grandi potenzialitàà ma anche l’esigenza di condivisione e confronto.
Questo ci conferma le grandi potenzialità del biologico ma anche la forte esigenza di coesione e collaborazione tra privato e pubblico, imprese e territori, forze economiche e sociali e la necessità di fare rete anche con tutti gli altri distretti che si sono già costituiti e che stanno nascendo, per poter fare massa critica facendo emergere dal basso le esigenze degli attori del settore oltre e poter usufruire di tutte le importanti opportunità presenti oggi a favore del biologico.
Il Bio-distretto è il contenitore e lo strumento operativo adeguato per poter dar voce a questa esigenza e opportunità.
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